Kanesis è un contenitore di progetti sostenibili: il suo focus risiede nello sviluppo di processi industriali e materiali naturali a partire dall’agricoltura, dai prodotti agricoli fino al riuso delle biomasse di scarto.
Sul modello dell’economia circolare, Kanèsis ha infatti avviato una rivoluzione del sistema di approvvigionamento industriale, recuperando le eccedenze e gli scarti di produzione e trasformandoli in nuovi materiali green funzionali alle esigenze dell’industria contemporanea.
Kanèsis ha messo a punto un processo produttivo che utilizza particelle derivate da scarti agricoli unite ad acido polilattico.
Queste particelle sono alla base delle caratteristiche meccaniche ed estetiche identificative dei materiali Kanèsis: ciò li rende unici, con performance che variano in base al tipo di scarto vegetale aggiunti.
Il risultato è una linea di accessori e oggetti sostenibili, che sostituiscano gli oggetti plastici petrolchimici con alternative green.
Grazie all’innovativo processo produttivo messo a punto, Kanèsis ha creato e brevettato l’HempBioPlastic (HBP®), un materiale bio-composito di origine naturale, versatile, compostabile e 100% made in Italy. Dai granuli di HempBioPlastic si ottiene l’Hemp filament in HBP, il primo filamento per stampa 3D ottenuto da scarti provenienti da lavorazioni della canapa industriale che vengono aggiunti ad una matrice di PLA.
Nato per soddisfare i bisogni di creazione della stampa 3D con tecnologia FDM, l’Hemp Filament si differenzia dai competitors (ABS e PLA) per un miglior rapporto peso/volume, una migliore finitura superficiale, una maggiore aderenza e coesione a livello molecolare tra gli strati del materiale, una resistenza alle deformazioni maggiore rispetto al PLA.
Con lo stesso processo, Kanèsis ha sviluppato un altro materiale, il Weed, naturalmente di colore verde, con i cui granuli viene prodotto il Weed Filament.
Il Weed è stato creato a partire dallo scarto di trebbia dei fiori di canapa di Sicilia e presenta una percentuale di allungamento a rottura pari a circa il 9% , risultando quindi più elastico rispetto al PLA.
A dicembre 2018 Kanesis ha lanciato un nuovo materiale, il Tomato, naturalmente rosso, creato dall’unione del PLA e di scarti di lavorazione del pomodoro siciliano.